La Phototerapy e le sue applicazioni nella psicoterapia
Le immagini sono da sempre state studiate come portatrici di significato, e appartengono al genere umano da sempre, sono aspetti intrinsechi dell’essere umano. L’immagine è psiche, come diceva Jung e «ogni accadimento psichico è un’immagine e un immaginare».
Le immagini e le fotografie sono dei potenti attivatori di interesse e di immaginazione. Hanno il potere di farci fare dei viaggi nella nostra memoria personale e famigliare e di stimolare la nostra curiosità e creatività. Le immagini in contesti terapeutici oltre ad essere testimonianza di fatti avvenuti, quindi memorie storiche, sono potenti stimolatori di associazioni.
In terapia si possono utilizzare le foto in vari modi a seconda degli scopi terapeutici, per esempio posso chiedere al paziente di portare delle fotografie che egli ha scattato o che gli piacciono, oppure il paziente può portare fotografie che lo ritraggono ma scattate da fotografi diversi tra loro in modo da avere una propria immagine vista da altre persone. Posso chiedere al paziente di portare in seduta un proprio autoritratto che lui ha composto e realizzato per questo scopo, oppure il paziente può essere invitato a portare con se un proprio album di famiglia o ancora il terapeuta può proporre delle immagini da cui partire per un lavoro proiettivo. Attraverso le immagini e la loro comparazione il paziente può sviluppare nuove consapevolezze e abbassare la censura del proprio inconscio per toccare emozioni e vissuti profondi. Il lavoro con le immagini è una proposta, non è mai un obbligo o una forzatura.
Io utilizzo il lavoro con le immagini sia in seduta individuale, sia in contesto di gruppo, inoltre posso prevedere, in accordo col paziente che lo richiede, anche sessioni terapeutiche unicamente con lo scopo di esplorare le foto con le tecniche di fototerapia.
Il mio percorso con le fotografie nasce da un primitivo interesse per la fotografia e la possibilità che mi da di immortalare momenti di vita, di “fermare il tempo” e suscitare emozioni in chi guarda le immagini. Questo interesse si è poi ampliato all’utilizzo delle immagini in psicoterapia nel momento della mia tesi di specializzazione in psicoterapia presso l’istituto di Psicoterapia Integrata di Colle Val D’Elsa, (IPI). Successivamente ho studiato ed esplorato gli utilizzi e le applicazioni delle immagini nella scuola dell’infanzia, durante gli anni in cui ho insegnato nella scuola dell’infanzia statale di Valdicastello Carducci a Pietrasanta.
Oggi continuo a fotografare e ad affinare la mia tecnica fotografica e lavoro con le immagini in terapia. Propongo momenti formativi alle insegnanti e i colleghi con l’Associazione Spazio Gestalt (www.spaziogestalt.com) e conduco laboratori per bambini e adulti.